Galapagos, mondo animale. Isla Santa Cruz. Parte 1

Ciao! Finalmente, dopo un’accurata selezione, è il momento di iniziare a pubblicare le immagini del mio recente viaggio alle Galapagos. Parco marino protetto facente parte dell’Ecuador, queste isole offrono una straordinaria ricchezza naturale (per gran parte endemica) e consentono all’uomo, qui ospite, di poter coabitare o vivere a stretta vicinanza con specie animali uniche, poiché le quali, grazie a longeve e severe regole di tutela ambientale, non ci considerano una minaccia. Ne consegue che alle Galapagos vedere animali (e vederne tanti) è di una facilità imbarazzante, dunque non è affatto raro condividere spiagge, scogliere o quartieri cittadini con rettili, mammiferi e uccelli.
Ho visitato cinque delle tredici isole totali che formano l’arcipelago e dedicherò un articolo (o due) ad ognuna di queste cinque. Oggi è volta di Isla Santa Cruz, nel cuore delle Galapagos, solitamente primo punto di approdo dopo il viaggio intercontinentale, poiché vicinissima all’aeroporto principale di Isla Baltra. Santa Cruz è una delle tre isole abitate delle Galapagos; la sua città principale e fulcro turistico, è la vivacissima Puerto Ayora.
Buona visione.

Il mio arrivo alle Galapagos. Seymour è il primo aeroporto al mondo completamente sostenibile ed è situato su Isla Baltra, una brulla isola a nord di Santa Cruz, divisa da essa solo da una piccola striscia di mare. Puerto Ayora si trova invece all’estremità sud di Santa Cruz, dunque dall’aeroporto è necessario prendere un autobus fino alla costa sud di Baltra, dopodiché un minuto di imbarcazione fino a Santa Cruz nord e successivamente una nuova corsa in autobus fino a Puerto Ayora. I trasporti pubblici delle Galapagos sono economici e necessari. Galapagos (2019).
L’imbarcazione che copre il breve tratto di mare che divide Isla Baltra da Isla Santa Cruz, Galapagos (2019).
Pellicani bruni a riposo su uno scoglio. Sullo sfondo Isla Baltra. Il pellicano bruno è l’unica specie di questo uccello presente alla Galapagos. Si incontrano facilmente ed è altrettanto facile vederli in picchiata verticale verso le onde a caccia di pesce.
Le vie di Puerto Ayora alle prime luci del mattino, Isla Santa Cruz, Galapagos (2019). Puerto Ayora conta circa 10000 abitanti ed è la città con più infrastrutture delle tre presenti alle Galapagos. Le altre due sono Puerto Villamir, in Isla Isabela, e Puerto Baquerizo Moreno, in Isla San Cristobal.
Un bel centro di aggregazione nel perimetro sud di Puerto Ayora, Galapagos (2019). Sullo sfondo si intravede l’inizio della riserva che circonda l’apprezzata Tortuga Bay.
Un tordo beffeggiatore incontrato sul sentiero che da Puerto Ayora porta a Tortuga Bay. Il sentiero è piuttosto lungo (2km) e attraversa una fitta boscaglia di piante poco accoglienti, come i rinomati cactus giganti delle Galapagos. Qui è facile incontrare alcuni rettili e uccelli incuriositi dalla presenza dell’uomo. E’ altresì molto semplice fotografarli, in quanto posano anche a mezzo metro di distanza intenti ad osservarci. Tornando al soggetto della foto, una delle caratteristiche del tordo beffeggiatore (o mimo poliglotto) maschio è la capacità di riprodurre alla perfezione suoni ambientali o versi di altri animali. Le femmine della specie, infatti, sarebbero attratte dai maschi che riproducono più varietà di suoni.
Un fringuello terricolo del cactus, appartenente al gruppo (in totale 13) dei fringuelli di Darwin. Questi uccelli, presenti solo alle Galapagos, sono associati al nome del biologo britannico poiché esso, studiandoli durante la sua permanenza in queste isole nel 1835, notò come questi differenziassero fra loro soprattutto per la forma e la dimensione del becco. Charles Darwin dedusse che tali differenze anatomiche si siano manifestate nel tempo in risposta al loro tentativo di adattarsi a risorse alimentari diversificate per sopravvivere ed abitare le diverse isole. Alcuni di questi fringuelli si ciba di fiori, altri di insetti, altri ancora scavano nei cactus, ed ognuno di loro ha un becco più o meno grande a seconda della funzione alimentare preposta. Questa ipotesi è alle base delle Teoria Evoluzionistica di Charles Darwin. Il fringuello in foto, il terricolo del cactus, è onnivoro e in particolare “specializzato nel nutrirsi di Opuntie (genere di piante di cui fa parte il fico d’india), di cui mangia fiori, nettare, polline e semi. Gradisce anche insetti e larve che raccoglie dai cladodi in decomposizione” (https://www.darwinfoundation.org/es/).
Il fringuello arboricolo insettivoro piccolo afferra acrobaticamente un fiore sul sentiero che porta a Tortuga Bay, Isla Santa Cruz, Galapagos (2019). Uno dei 13 fringuelli di Darwin, “questo uccello presenta una dieta onnivora, che spazia dai piccoli insetti a semi, fiori e frutti” (https://www.darwinfoundation.org/es/).
Le iguane marine delle Galapagos, abitanti fissi della spiaggia di Tortuga Bay, Isla Santa Cruz, Galapagos (2019). Tortuga Bay dista un’ora di cammino da Puerto Ayora ed è uno dei pochi luoghi a libero accesso (senza una guida necessaria) dell’intero arcipelago. Nonostante questo, è previsto un registro da sottoscrivere all’ingresso e all’uscita e un orario di visita da rispettare, 6:00 – 17:30, per permettere agli animali di riprodursi in tranquillità nelle ore notturne. Come succede per i fringuelli, anche le iguane marine delle Galapagos presentano sostanziali differenze in base all’isola di insediamento. A Santa Cruz si trova la specie “Hassi” (https://www.darwinfoundation.org/en/blog-articles/228-five-new-sub-species-of-the-marine-iguana-in-galapagos).
Iguane marine si riposano a Playa Brava in Tortuga Bay, Isla Santa Cruz, Galapagos (2019). Innocui e maleodoranti, questi grandi rettili sono presenti in abbondanza alle Galapagos. Ma, se sulla terraferma, dove gradiscono oziare in gruppo su sabbia, scogli e rocce vulcaniche, sono facili da avvistare, ciò diventa complicato in acqua, dove mostrano un’agilità e un’imprevedibilità sorprendenti. Inoltre in mare tendono a nuotare in solitaria.
Gabbiano fuligginoso, Playa Brava, Tortuga Bay, Isla Santa Cruz, Galapagos (2019). Specie endemica del luogo, di cui si contano solo 400 coppie. La colorazione scura gli permette di mimetizzarsi tra le rocce laviche.
Airone di vedetta sulle mangovie di Playa Mansa, Tortuga Bay, Puerto Ayora, Galapagos (2019). Anche gli aironi, tra gli uccelli più diffidenti delle pianure italiane, alle Galapagos si lasciano avvicinare senza alcun timore.
Una lucertola della lava, endemica della Galapagos, qui immortalata nei pressi di Tortuga Baya, Puerto Ayora, Galapagos (2019).
La tipica vegetazione delle zone costiere dell’isola di Santa Cruz, composta da cespugli secchi e spinosi e i famosi cactus giganti delle Galapagos. La fotografia è stata scattata al tramonto nei pressi delle saline naturali dell’isola, non lontano dal porto. Galapagos (2019).
Il canyon subacqueo Las Grietas, “attrazione” turistica naturale non lontana dalle saline di Isla Santa Cruz, Galapagos (2019).
Grossi pesci non identificati nel canyon Las Grietas, Isla Santa Cruz, Galapagos (2019).
I porti delle Galapagos sono tra i luoghi che offrono la maggior biodiversità dell’arcipelago. Basta affacciarsi dalle balaustre e guardare in acqua per imbattersi in tartarughe marine, squali, razze, leoni marini, pinguini e altri uccelli. Puerto Ayora, Galapagos (2019).

Continua…

Grazie per la visita, commenti, apprezzamenti e condivisioni sono graditi.

Testi e fotografie di Marco Zaffignani.

Author: Marco Zaffignani

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