“Lucia” vince il premio MIGLIOR LUCE!

La mia fotografia “Lucia” vince il premio “MIGLIOR LUCE” (del valore di 2500 euro) al Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina!

Il tema del contest era “Speranze, bisogni e prospettive” e parteciparvi con una foto di mia figlia Lucia e la mia compagna Chiara è stato un pensiero immediato. Essere tra i vincitori è straordinario!

Qui sotto, le motivazioni (scritte da Marianna Lanza) del premio da parte della giuria, che ringrazio e composta dal leggendario fotografo Franco Fontana, Stefano Unterthiner(NatGeo) e LAURAZANONI FOTOGRAFIE.

“Due donne, una che ha messo da poco al mondo la vita, l’altra che di questa vita ancora dovrà imparare a sorprendersi. Sono lì, presente e futuro, speranza e attesa, paura e sogno. Ma entrambe sono testimoni e protagoniste indiscusse del senso dell’amore, della complicità, della resilienza. La miglior luce è in questa scena in cui l’unica fonte luminosa illumina e mette in risalto gli elementi che danno significato alla fotografia. È la luce che accarezza l’inizio di un nuovo giorno e di una nuova vita”.

Ringrazio tantissimo Marianna Lanza, persona molto piacevole, ottima fotografa (la foto con Franco Fontana è sua) e pilastro dell’organizzazione del concorso, insieme all’Associazione Latina Mater ETS.

Infine, grazie a VOI che in questi anni avete espresso un sacco di apprezzamenti a questa mia fotografia!

A presto!

Premiato dal leggendario fotografo Franco Fontana.
Il pubblico alla premiazione presso il Museo Duilio Cambellotti di Latina.
Le foto degli 85 finalisti in mostra al museo.
Con uno dei giudici, fotografo per National Geographic, Stefano Unterthiner.
La nascita di nostra figlia Lucia ha senza dubbio comportato una ridefinizione dei nostri bisogni, prospettive e speranze, impegnandoci a prendere in considerazione anche i suoi. Si hanno occhi nuovi e si sperimenta una gioia e un amore profondi che cambiano radicalmente la prospettiva sul futuro. Di questa fotografia amo particolarmente la posa e la luce. In quel periodo, quando Lucia aveva pochi giorni, abitavamo in una casa di campagna con poche e piccole finestre, dunque piuttosto buia. Al mattino sovente sedevamo con lei di fronte alla più forte fonte di luce solare.
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