Spesso mi trovo in difficoltà rispetto alla scelta delle fotografie da pubblicare. Ad esempio, mi capita di eseguire diversi scatti dello stesso luogo, dallo stesso punto, a breve distanza di tempo uno dall’altro, per poi decidere, a mente fredda, l’immagine da privilegiare. Questa magari ha una condizione di luce migliore o un elemento (una nuvola, un animale etc.) collocato in un punto del fotogramma piuttosto che in un altro. A volte mi servono ore, a volte giorni, per scegliere la fotografia definitiva. Lasciarle “riposare”, staccando gli occhi da esse per un po’, solitamente mi aiuta in questo.
La scelta si fa più ardua quando luci e colori di riprese molto simili derivano da differenti momenti della giornata, in quanto il sole, a seconda della sua posizione e intensità, è in grado di trasformare letteralmente una foto.
Le due immagini qui sotto sono state scattate lo scorso weekend a Foppolo, località sciistica dell’Alta Val Brembana (BG), in orari del giorno quasi contrapposti.
La prima alle nove del mattino, un’ora dopo l’alba, quindi.
I suoi punti di forza sono:
- La dominate blu, che rende l’immagine fredda, “glaciale”, ma con il marrore di alcuni alberi a scaldarla in parte, il che crea un contrasto interessante.
- La parte sinistra del monte, quasi interamente in ombra, accentua quella che è la sua conformazione rocciosa, con una cresta che collega la valle alla cima tramite una bella curva.
- Le ombre, in generale, non sono troppo dure (buie, nere), grazie al sole ancora basso. Questo fa in modo che al loro interno si intravedano dettagli e particolari, come il capanno al termine della seggiovia.
- Il sole basso distende le ombre degli alberi, che in questo modo sembrano lacerare il suolo nevoso, scivolando verso sinistra.
- La neve illuminata dal sole è BELLA.
- Le nuvole leggere fanno sembrare innevato anche il cielo.
La seconda, invece, è stata scattata alle 16:30, ad un soffio dal tramonto.
I punti di forza:
- Rosso, rosa, arancione, sono colori che il fotografo paesaggista ricerca per differenziare le proprie foto, un po’ perchè poco presenti in natura, un po’ perchè ci piacciono a prescindere (L’essere umano sembra preferire i colori caldi. Si pensi ai tramonti, ad esempio)*.
- Il contrasto tra colori freddi e caldi è così netto che la cima sembra infuocarsi come un cratere attivo.
- La foto è per 3/4 (fino a dove c’è ombra) monocromatica.
- La presenza di un soggetto, o una parte di esso, che si differenzia per tonalità e luminosità da tutto il resto, fa sì che l’occhio cada principalmente su di esso.
In conclusione vorrei dire che in questo caso ho deciso di non scegliere, o meglio, le ho scelte entrambe!
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* “Fotografia a colori. I fondamenti della fotogrfafia digitale a colori”. Michael Freeman, Logos, 2014.