Quando ho quattro giorni liberi vado sulle Dolomiti. Per quanto mi riguarda è il periodo minimo per godersele un po’, contando il viaggio in auto. Di cose (belle) da vedere in questo straordinario gruppo montuoso ce ne sono tante, tra cui veri e propri luoghi iconici.
Prima di partire penso ad un paio di destinazioni, luoghi che vorrei fotografare, e una volta sul posto cerco di immortalarli nelle condizioni di luce che preferisco. Solitamente li raggiungo con largo anticipo rispetto ad alba e tramonto, esploro il territorio per trovare il giusto punto di ripresa e, dopo aver piazzato l’attrezzatura, attendo il momento ideale per lo scatto.
Tra una destinazione e l’altra, oltre a godermi la cucina e pensare a dove dormirò, mi piace perdermi tra i tornanti in attesa che una vetta ancora sconosciuta mi appaia all’orizzonte. Sì, perché qui ovunque ti giri c’è una montagna, con linee uniche e bizzarre, e spesso differente dalle circostanti in quanto a roccia e colore. Quella che segue vuole essere una testimonianza fotografica di tale varietà.
Grazie della visita. Commenti, apprezzamenti e condivisioni sono graditi. Ciao!
Immagine di copertina: il monte Pelmo prima del tramonto. Nikon D800 – Tamron SP 70-300mm f/4-5.6 Di VC USD – filtro GND 6.6″x 8.6″ SE 0.9 Fotodiox – Pixel T9 controllo remoto – cavalletto Manfrotto BeFree.