Strada per la Volksfest Marco Zaffignani 25 Ottobre 2018 Leave a Comment on Strada per la Volksfest Posted in Fotostoria L’1 ottobre parto in auto per la Cannstatter Volksfest, la tradizionale e annuale festa della birra di Soccarda, nella germania del sud. Il mio obiettivo è arrivare in città mercoledì 3, in giornata, così da poter dedicare tutto il giovedì alla festa e rientrare con calma il giorno successivo. Sabato, infatti, devo tornare a lavoro. Comunque sia, prima di Stoccarda, decido di scandire il tragitto di andata di alcune tappe. Nel pomeriggio raggiungo l’Alpe Sangiatto, in Piemonte, sul confine italo-svizzero, dove piazzo la tenda per trascorrervi la notte. Restisto alla minima di -3° e all’alba mi porto sulla sponda del Lago di Sangiatto superiore, qui sopra. Dopo lo scatto ritorno all’accampamento e cerco di scaldarmi con un caffè, poggiando le mani sul fornellino. Intanto il sole si sta alzando e accende le montagne circostanti. Ritorno all’auto e riparto in direzione Svizzera, dove ho in programma di fermarmi per la notte a Sörenberg, nella biosfera di Entlebuch, non lontano da Lucerna. Questa sarà la mia seconda tappa. Nel percorso una deviazione mi porta a Malesco, un comune della Val Vigezzo, che nel suo cuore ha la fontana del basilisco, un rettile leggendario, che i racconti popolari collocano nei dintorni di Malesco e in Val Grande, in seguito a presunti avvistamenti. Arrivo a Sörenberg col buio e mi sistemo per una notte in auto. Marcoledì mattina. Sörenberg, rinomata stazione sciistica svizzera, è una comoda base di partenza per salire in cabinovia al Brienzer Rothorn, la cima più alta del territorio di Lucerna, dalla quale si può avere una visione a 360° del paesaggio. La cabinovia mi porta in cima, il problema è che questa è immersa nelle nuvole, di conseguenza la visibilità è quasi nulla. Attendo un’apertura sorseggiando una birra freddissima. Il lato che dà su Sörenberg si scopre e rimango colpito da questo scorcio, colorato dalla luce mattutina. A metà giornata riparto nuovamente, stavolta per la destinazione finale, Stoccarda. Dovrei essere là per le 16:00, se non fosse che a Wolhusen, anonima città svizzera del Canton Lucerna, il mio occhio viene attratto da del movimento in una piazza del centro, piena di vacche e cosparsa interamente di segatura. Si sta svolgendo una competizione per mucche! Vi partecipano le famiglie proprietarie di bestiame dei dintorni, allo scopo di aggiudicarsi il premio alla mucca più bella. Le mucche sono disposte in lunghe file, in attesa di essere prelevate per una passeggiata di esibizione. In questo frangente i giudici valutano le loro caratteristiche fisiche ed estetiche, decidendo quali di queste possano o meno proseguire la gara. L’attesa del verdetto. Gli esemplari migliori vengono premiati con una coccarda e accedono al turno successivo. Riaccompagnare le mucche al proprio posto non è semplicissimo… …ancor di più riportarle sul carro! Arrivo a Stoccarda in serata, dopo essermi ambientato in ostello faccio un salto alla Volksfest verso le 21:00 per assaporarne l’atmosfera, in preparazione del giorno successivo. La Cannstatter Volksfest è l’annuale festa della birra di Stoccarda, nella Germania sud-ovest, precisamente nel Baden-Württemberg. Quest’anno è il suo duecentesimo anniversario ed è un’ottima alternativa al famosissimo Oktoberfest di Monaco di Baviera. Gli adolescenti sono i primi a popolare i tendoni, che aprono alle 11:00, e seguono con gran vigore le iniziative dell’orchestra. I tendoni sono in totale otto, ciascuno offre almeno una delle quattro birre di Stoccarda e specialità culinarie differenti. Nel pomeriggio i tavoli prenotati per la sera vengono imbanditi prima dell’arrivo degli ospiti. Nel tardo pomeriggio anche i lati dei tendoni sono occupati ed è complicato trovare posto a sedere senza una prenotazione. Dalle 18:00 l’atmosfera, già elettrizzante, diventa euforica. La gente canta e balla in piedi sulle panche, tra un sorso e l’altro. Il divertimento non è solo sotto i tendoni. L’area della festa è circondata da attrazioni all’avanguardia, rinnovate e migliorate di anno in anno. Un ragazzo invita alla danza una cameriera sotto lo sguardo sorpreso degli amici. Nelle due ore che precedono la chiusura (22:30 in settimana, 23:30 nel weekend) può succedere di tutto… Grazie della visita. Commenti, apprezzamenti e condivisioni sono graditi. Alla prossima e… PROST! Post Views: 74 Author: Marco Zaffignani